Innovazione e sostenibilità per vincere le sfide del futuro

alfonso altamura

Innovazione e sostenibilità per vincere le sfide del futuro

Il settore agricolo ha sempre dimostrato grande dinamicità e capacità di evolvere, accogliendo nel corso degli anni e facendo proprie molte novità provenienti dal mondo della tecnologia. La pandemia, poi, ha costretto tutti gli operatori della filiera a rivedere e adeguare alcuni processi, operando una riorganizzazione. In più, temi come sostenibilità e sicurezza sono, quasi per deformazione professionale, cari a chi opera nel settore agricolo. Per comprendere meglio le dinamiche che hanno animato gli ultimi due anni del comparto, l’importanza del digitale e l’impegno nella tutela dell’ambiente, la nostra redazione ha rivolto qualche domanda ad Alfonso Altamura, Presidente di Altamura OP, a partire proprio dalla storia dell’omonima azienda.

Buongiorno presidente Altamura. Iniziamo con un po’ di storia della sua famiglia nel settore agricolo. Quali sono i passi più significativi di questo lungo percorso?

La famiglia Altamura è immersa nell’agricoltura da sempre. Io e miei fratelli rappresentiamo la quarta generazione, ma già il mio bisnonno, agli inizi dell’attività, coltivava grandi quantità di grano e pomodori. Poi, verso la fine degli anni ’70, la produzione si è spostata sui prodotti ortofrutticoli, dalle insalate alle fragole, su scala nazionale. Negli anni ’90 i primi passi nell’export internazionale e le prime prove di coltivazione di baby leaves (partendo dalla rucola) e il passaggio alla IV gamma. Gli investimenti fatti negli ultimi venti anni in tecnologia, infrastrutture, marketing e formazione ci hanno portato alla produzione di tutte le linee attualmente presenti a catalogo e a crescere costantemente, anno dopo anno. In sostanza, la nostra storia è quella di una passione che si tramanda di padre in figlio ormai da un secolo, e che si è evoluta in simbiosi con l’evoluzione della terra a cui apparteniamo. La Piana del Sele è un luogo unico, per certi aspetti magico, estremamente generoso nell’essere in grado di prestarsi ad ogni tipo di agricoltura ortofrutticola. E noi, con il nostro lavoro quotidiano, cerchiamo di rispettarla ogni giorno.

Il Gruppo Altamura OP è un’eccellenza nel settore. Che anno è stato il 2021 e quali azioni avete intrapreso nell’ultimo biennio caratterizzato dalla pandemia?

L’ultimo biennio ha scosso tutto il mondo, perché nessuno era realmente preparato a ciò che stiamo vivendo. Specialmente all’inizio. Il 2020, per la mia azienda, lo ricordo come un anno molto intenso. La gestione emotiva dei primi mesi, la domanda che – al netto di un breve ma significativo calo – ha poi ripreso la sua tendenza usuale, il continuo adeguamento alle norme che si susseguivano, la doverosa riorganizzazione interna per permettere ad ogni nostro dipendente di continuare a operare nella massima sicurezza. Sono grato a tutti i nostri comparti che hanno lavorato alacremente, permettendoci addirittura di pareggiare gli economics dell’anno precedente. Risultato tutt’altro che scontato (come nulla lo era in quell’anno). Poi, una volta assestati, abbiamo ripreso la nostra marcia verso l’innovazione, che per noi non è un trend, ma una costante che in alcuni casi ci ha visto pionieri e ci ha sempre premiati. E con essa, anche la nostra crescita nei numeri.

Il vostro settore è in continua evoluzione, trainato anche dal progresso tecnologico e dall’innovazione. Quali sono le novità dell’agricoltura 4.0 in casa Altamura OP?

Sull’innovazione affine all’agricoltura 4.0 credo di poter definire la nostra azienda come avanguardista. I nostri primi passi nell’adozione del digitale per le nostre lavorazioni risalgono al 2008, quando abbiamo creato un registro digitale in cui inserire ogni operazione colturale che svolgiamo, consultabile anche dallo smartphone degli operatori sul campo, in real time. Ora stiamo lavorando molto sulle trattrici e le attrezzature, equipaggiando ogni macchina con i kit 4.0 per ottenere delle statistiche sulla resa operativa e avere sempre maggiore controllo dei parametri del motore, per pianificare con più precisione le manutenzioni. Come detto, l’innovazione è parte del DNA di Altamura OP. Siamo sperimentatori.

Sostenibilità e sicurezza sono tematiche a cui il vostro settore e il Altamura OP in particolare è molto sensibile. Quali azioni ha intrapreso il Gruppo?

È vero, sono per noi temi fondamentali. Parto dalla sicurezza, in primis dei nostri dipendenti: lavoriamo costantemente per creare un contesto in cui il rischio di infortunio, anche indiretto, sia minimo. Per esempio, cerchiamo di utilizzare solo macchine industriali che abbiano sedili ergonomici e che ne permettano una corretta reclinazione, per salvaguardare la salute di chi ogni giorno opera sul campo. Ma sicurezza anche dei tanti consumatori che ci scelgono: nei nostri magazzini utilizziamo sensori ottici in grado di passare allo scanner ogni prodotto che si appresta ad essere commercializzato e individuando quelli che non rispettano tutti gli standard stabiliti, scartandoli. Anche il nostro impegno nella sostenibilità ambientale è elevato. Cerchiamo di utilizzare sempre meno plastica, e quella usiamo è lavabile e riutilizzabile. Stiamo testando anche altri materiali, come Film biodegradabili o compostabili. Nel 2021 abbiamo investito molto nel fotovoltaico e in innovativi impianti di irrigazione, per ridurre l’impatto. Nella fase di raccolta abbiamo deciso di eliminare tutte le macchine a motore termico, sostituendole con l’elettrico. Siamo già praticamente in grado di produrre autonomamente l’energia che ci serve nelle ore di luce. Il nostro grande obiettivo è di riuscire a produrre il 100% dell’energia che necessitiamo coprendo anche le ore notturne. Per fare questo dobbiamo attendere che il progresso tecnologico faccia ancora qualche passo. Intanto, per non rimanere a guardare, quest’anno faremo il primo test con due batterie da 25 KW.

La vostra è una realtà dinamica e in costante crescita. Quali sono i piani del Gruppo nel breve e nel lungo periodo per affrontare le sfide del futuro?

Come sempre ascolteremo il mercato, vigileremo sui cambiamenti negli stili di vita e nei consumi, cercando di rispondere sempre meglio alle nuove esigenze che saranno manifestate. Al tempo stesso, però, cercheremo di stimolare noi per primi i consumatori, proponendo delle novità e facendogli scoprire prodotti e sapori meno noti. Lo faremo continuando a formare il nostro personale, facendo ricerca, adottando nuove soluzioni nei processi e evolvendo le nostre tecniche di coltivazione. Ci impegneremo a fare la nostra parte anche in tema di sensibilizzazione ambientale, cercando di condividere con operatori della filiera e clienti finali un set di informazioni utili a creare maggiore consapevolezza. Tutti i dati che raccogliamo sono utili a fare meglio il nostro lavoro, ma diventano una ricchezza inestimabile se condivisi con tutti per contribuire ad una crescita sana ed etica di tutto il settore.

Grazie del suo tempo, presidente Altamura.

Grazie a lei, è sempre un piacere.